Al primo posto non ci poteva che essere l’incredibile mondiale del 2021. Con la Mercedes a fine ciclo al termine dell’era Power Unit, finalmente dopo tanti anni poteva arrivare una chance per gli altri team. Fu la Red Bull a prendere la palla al balzo, ma per farlo Max Verstappen dovette sudare le cosiddette sette camicie. La lotta serratissima tra lui e Lewis Hamilton iniziò a degenerare già a Silverstone: un grave incidente provocò il ritiro di Max, che, manco a dirlo, se la prese tantissimo con il rivale, primo a casa sua e leader del mondiale. A Monza, il 33 restituisce il favore. All’uscita dei box le due vetture affrontano la prima curva fianco a fianco: Verstappen prende il cordolo e finisce sopra la Mercedes, facendo prendere un bello spavento a Lewis. Da quel momento ogni gara è affrontata da entrambi come se fosse l’ultima. Verstappen sembra avere la meglio dopo la vittoria della sprint in Brasile, con Hamilton costretto a partire dal fondo. Tuttavia, una rimonta clamorosa di Sir Lewis, costringe Verstappen a terminare solamente secondo alle sue spalle. Alla penultima gara del mondiale, si arriva a Jeddah e tra i muri si arriva agli estremi: Verstappen taglia la prima curva per difendere la posizione e deve ridare la posizione al britannico. Sul rettilineo, per ridare la posizione Max rallenta troppo e Lewis lo tampona, mandando Toto Wolff su tutte le furie. Alla fine vince Hamilton e il mondiale è in parità all’ultima gara ad Abu Dhabi. L’ultimo appuntamento è dominato da Hamilton, fino a pochi giri dal termine. Latifi va a sbattere contro il muro e la SC deve entrare in pista, in tal modo, Verstappen può montare le gomme rosse nuove. Mercedes pensa che non ci sarà la ripartenza, e, invece, all’ultimo giro si riparte. Verstappen passa Hamilton a pochi kilometri dalla fine e termina così l’era della Mercedes. Tra tante polemiche è lui il campione del mondo nel mondiale sicuramente più controverso di tutta la storia.