La stagione su erba è iniziata seguendo l’andamento di quanto era accaduto sulla terra e nelle fasi precedenti della stagione: poche conferme (e sempre le solite) e tanti giocatori che vivono di singoli momenti. A partire dai tornei delle settimane in preparazione ai Championships, facciamo chiarezza su come arrivano le teste di serie a Wimbledon. 

Carlos Alcaraz 


Il tennista di Murcia è alla lunga in questo momento il favorito. Dopo aver vinto il quinto torneo slam della carriera a Parigi contro Sinner e aver dimostrato a tutti quanto per lui sia facile adattarsi all’erba nel cambio di superficie, vincendo il titolo del Queen’s subito dopo il Roland Garros, Carlos viaggia spedito verso il terzo trofeo consecutivo sull’erba londinese. La motivazione principale sta proprio nel fatto che l’unico avversario a poterlo mettere in difficoltà finora quest’anno, Jannik Sinner, è stato battuto e prosciugato a livello mentale. Aggiungiamo poi il fatto che il gioco offensivo di Carlos Alcaraz si sposa benissimo con l’erba, è difficile vedere un altro giocatore con variazioni dello stesso livello di quelle dello spagnolo in grado di scalzarlo dalla rincorsa al titolo, a meno che l’iberico non vada incontro ad infortuni o a momenti no, che si sono talvolta manifestati nella sua carriera sin ora.  

Jannik Sinner 


Un momento diversissimo per il tennista altoatesino. Dopo la sconfitta inaspettata contro Bublik ad Halle negli ottavi di finale, lui stesso si è detto stanco e voglioso di staccare dopo la finale di Parigi e questo debutto poco fortunato sull’erba. Adesso, per arrivare più preparato a Londra, si concentrerà maggiormente sugli allenamenti in particolare lavorando sul servizio e sulla rifinitura a rete, che non lo hanno aiutato in Germania. Tutto questo però, lo dovrà svolgere senza la supervisione del preparatore atletico Panichi e del fisioterapista Ulisses Badio, i quali sono stati appena licenziati da Sinner in condizioni ancora non del tutto chiarite. Rimane il fatto che per caratteristiche fisiche e tecniche, l’erba è la superficie più difficile per il tennis di Sinner, perché quando vengono a mancare le percentuali in battuta e la precisione nei fondamentali da fondo, ha sicuramente meno risorse rispetto al suo rivale Alcaraz.  

Zverev, Draper, Djokovic e gli altri  


Forse il quesito più importante da discernere in vista di questo open e se sono presenti dei giocatori capaci in questo momento di battere Alcaraz e Sinner. Difficile a dirsi, ma la stagione su Erba è stata capace di regalare negli ultimi anni anche delle sorprese inaspettate. Basta pensare ad esempio al fatto che Zverev, nonostante la sua posizione attuale nel ranking ATP, non è mai andato oltre il quarto turno ai Championship e probabilmente per come ci arriva quest’anno con la sconfitta in finale a Stoccarda rifilata da Fritz e quella in semifinale ad Halle per mano di un giocatore fuori dalla sua migliore condizione come Medvedev, sarà difficile andare più in là. Il tennista del momento, il britannico Jack Draper, potrebbe spingersi potenzialmente anche in semifinale. Qualche dubbio c’è, visto che a Parigi ha perso da netto favorito qual era contro il kazako Bublik e poi al Queen’s è stato sconfitto da Lehecka in semifinale, andando a disintegrare la racchetta per la frustrazione su un cartello pubblicitario. Il tennista britannico rimane estremamente fiducioso, affermando ai microfoni di Tennis 365: “L’erba è una superficie che si adatta molto bene al mio gioco. È difficile perché si gioca poco sull’erba, ma ho battuto sia Alcaraz che Sinner su questa superficie. Mi sento sicuro e sto cercando di essere sempre più efficace”.  Il nome più trascurato di tutti rimane quello di Novak Djokovic. Seppur le voci sul suo ritiro nel breve periodo diventano sempre più insistenti, Djokovic è il tennista con più esperienza di tutti sull’erba e in più vi è anche da dire che l’erba è quel tipo di terreno di gioco in cui le qualità di resistenza e atletismo sono meno fondamentali, essendo gli scambi ridotti al minimo. Non è scontato nemmeno che venga fuori uno specialista dell’erba: sono tanti giocatori con buon servizio e buona mano che possono sfruttare queste qualità sul veloce. Per esempio, Bublik, nel momento di forma migliore della carriera, o il giovane Mensik, alto e con una prima palla molto insidiosa, oppure qualche altro “big serve” del calibro di Shelton, Mpetshi-Perricard o Popyrin, che in passato hanno già ottenuto risultati discreti in condizioni simili.  

Una replica a “Alcaraz vs Sinner: chi vincerà Wimbledon 2025?”

  1. Avatar Orgoglio Fognini, delusione Berrettini, oggi Sinner e Musetti – SportSide

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