Siamo giunti alle ultime tre partite del Mondiale per Club, con quattro squadre rimaste: tre europee e una brasiliana.
Si temeva che il Mondiale per Club diventasse una “seconda Champions” viste le differenze di valore messe in campo, con le squadre europee nettamente avanti sulle americane, sudamericane e arabe. Il pronostico non è stato del tutto rispettato, la Fluminense ha eliminato l’Inter, e l’Al Hilal ha eliminato il Manchester City di Guardiola, sorprendendo tutti e annullando la possibilità di due semifinali “europee”.
La prima edizione del torneo più ricco del mondo ci lancia un messaggio chiaro: se alcune squadre europee lo prendono sotto gamba, rischiano di essere fregate. Ma, soprattutto, questo Mondiale ad oggi è sentitissimo dalle sudamericane, sia per motivi economici che storici: è la prima grande possibilità di scalfire il mito che il calcio europeo sia il migliore al mondo, ora bisogna dimostrarlo sul rettangolo di gioco.
Le semifinali:
Chelsea-Fluminse e Real Madrid-Paris Saint-Germain saranno le due semifinali. I brasiliani sono la sorpresa del torneo, capaci di eliminare l’Inter e l’Al-Hilal di Inzaghi, ora affronteranno i “campioncini” d’Europa (Conference League) che senza troppi acuti hanno raggiunto la semifinale del Mondiale.
L’altra semifinale ha un sapore ben diverso, potrebbe essere un quarto, una semifinale o una finale delle prossime edizioni della Champions League. I campioni d’Europa in carica contro gli storici padroni dell’Europa, freschi di cambio in panchina, ma con un Mbappè non ancora al 100%.
Xabi Alonso-Luis Enrique, sarà solo il primo atto?
La sfida tra i due tecnici spagnoli potrebbe essere la prima di una lunga serie sulle rispettive panchine. Luis Enrique è fresco di triplete, mentre Xabi Alonso è voglioso di aprire un ciclo sulla panchina dei Blancos.
Due dei migliori allenatori al mondo, con idee di calcio molto simili; il PSG gioca un calcio moderno a 360° e l’obiettivo di Xabi Alonso è questo, portare a Madrid ciò che ha costruito a Leverkusen, ma di palla in campo ce n’è una sola.
Parlando della partita, inutile dirlo, la decideranno i campioni, Dembele, Doué, Vinicius, Mbappé o il giovane Gonzalo Garcia, primo talentino scoperto da Alonso.
I campioni probabilmente segneranno, ma la partita si deciderà in mezzo al campo, dove il livello è tra i più alti in circolazione. I tre interpreti del Paris sembrano, ad oggi, i migliori al mondo, ma il Real risponde col duo Bellingham-Valverde in grande spolvero, e un Modric che sa che ormai ogni partita può davvero essere l’ultima con la camiseta blanca.
Chelsea-Fluminense, una partita sporca:
Se i Tricolores dovessero confermare la tendenza vista contro Inter e Al-Hilal, anche la semifinale sarà una partita sporca, dominata dalla fisicità e dalla solidità difensiva (tre clean sheet in 5 partite). Starà a Maresca trovare il modo per bucare la retroguardia brasiliana, guidata dal grande ex Thiago Silva. Tra i Blues tornerà Jackson in attacco, mentre il resto della squadra dovrebbe essere confermato.


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