Con l’arrivo a Superbagneres si è concluso il trittico sui Pirenei, composto anche dalla scalata all’Hautacam e alla crono di Peyragudes.
La situazione in classifica generale è chiara, definita, ma manca ancora una settimana alla fine del Tour de France, con almeno tre tappe importanti dove è possibile fare la differenza.
Classifica: Pogacar su Vingegaard, ritirato Evenepoel
Dopo 14 tappe la classifica generale non lascia molti spazi a dubbi o fraintendimenti. Tadej Pogacar ha 4.13 minuti su Jonas Vingegaard, mentre al terzo posto a 7.53 c’è Florian Lipowitz, sorpresa di questo Tour de France.
Tra i top si è ritirao Remco Evenepoel; il belga è andato in difficoltà già nella tappa dell’Hautacam, dove limitò i danni e perse “solo” 3 minuti da Pogacar, speranzoso che quella fosse la sua giornata no, ma così non è stato. Stessa storia nella cronoscalata di Peyragudes, dove ha perso altri 2.39 dallo sloveno, venendo anche recuperato da Vingegaard a 30 metri dal traguardo. Il colpo di grazie glielo ha dato il Tourmalet, che lo ha rimbalzato dopo soli 300 metri, e a 100 chilometri dall’arrivo ecco il ritiro.
Pogacar imbattibile, la Visma fatica
Lo sloveno ha già vinto quattro tappe, dando l’impressione di essere imbattibile e inattaccabile. Ha preso e perso la maglia gialla quando ha voluto, evitando perdite di tempo con i giornalisti e con gli autografi, sintomo di come Pogacar stia curando ogni dettaglio, cosa che pochi anni fa non faceva.
Il vantaggio in classifica è rassicurante, la squadra ha risposto molto bene nonostante l’addio di Almeida, mentre la Visma fatica nelle tappe di grande montagna.
Ad oggi Vingegaard non ha potuto contare sulla squadra e nemmeno su eventuali strategie: Jorgenson doveva essere la pedina per isolare Pogacar, ma è finito per isolarsi da solo con due crisi nere tra Hautacam e Superbagneres, scivolando a 32 minuti dallo sloveno. Yates ha vinto una tappa ma è andato in crisi sul ritmo di Kuss in salita, lo statunitense, a differenza del britannico, sembra avere buone gambe rispetto alle recenti gare, ma il suo ritmo può davvero mettere in difficoltà Pogacar?
I tre tapponi della terza settimana:
Mont Ventoux (15.7km all’8.8%), Col de la Loze (26.4km al 6.5%) e infine La Plagne (19km al 7.2%).
Tre tappe durissime, soprattutte le ultime due, con oltre 4500 metri di dislivello ciascuna e tanto terreno per attaccare.
I giochi potrebbero già essere apparentemente decisi, ma dopo un Tour corso a full gas dalla prima tappa, anche i big potrebbero accusare il colpo e avere giornate di crisi. Pogacar non ha bei ricordi sul Col de la Loze, dove prese oltre 5 minuti nel 2023, mentre Vingegaard in questo Tour ha già avuto due giornate difficili: la prima cronometro e la tappa dell’Hautacam.


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