Nel pomeriggio di ieri è arrivato il tanto atteso comunicato della UAE Emirates con l’ufficialità della separazione anticipata tra lo spagnolo Juan Ayuso e la squadra emiratina.
“UAE Team Emirates – XRG e il corridore spagnolo Juan Ayuso hanno concordato di comune accordo la risoluzione anticipata del contratto, che originariamente era valido fino al 2028. Ayuso rimarrà ora in squadra fino alla fine del 2025, dopo che è stata presa una decisione a seguito di differenze nella visione dei piani di sviluppo e nell’allineamento con la filosofia sportiva del team”.
I motivi dell’addio
Le aspettative sul giovane talento spagnolo sono sempre state alte: dal nuovo Pogacar a nuovo Contador, ma ad allontanarlo dalla UAE non è stata la troppa pressione, bensì i compagni stessi.
Per capire come si è arrivati alla separazione bisogna fare una premessa: nei contratti dei corridori vi sono garanzie da rispettare, alcune in favore del team, altre del ciclista. Queste possono prevedere un numero minimo di gare da parte dell’atleta, altre l’obbligo a partecipare come leader della squadra o, addirittura, l’obbligo a portare il corridore a una determinata corsa.
Lo scorso anno la UAE portò Ayuso al Tour de France, ma fu chiaro che lo spagnolo non aveva compiti di gregariato per Pogacar, finendo per ritirarsi.
Quest’anno, invece, Ayuso avrebbe dovuto correre il Giro da capitano e la Vuelta da seconda punta con Almeida. A stravolgere i piani alla corsa rosa ci ha pensato Isaac Del Toro, suo compagno e maglia rosa per diverse tappe, ma ad Ayuso non andò giù il modo in cui il messicano la prese. Nella tappa di Siena Del Toro abbandonò il suo capitano per guadagnare in classifica generale, diventando la prima punta della UAE.
In calo nelle gerarchie del team
Oltre a un mancato rispetto delle gerarchie, Ayuso ha pagato a sue spese anche la perdita di numerosi posizioni nelle gerarchie della squadra di Pogacar.
Oltre alla stella slovena, inarrivabile per tutti, è stato superato anche da Joao Almeida e Isaac Del Toro, ritrovandosi inguaiato e panchinato nei grandi giri dei prossimi anni. Da qui la decisione dell’addio, lo spagnolo concluderà la stagione in corso e poi passerà a un’altra squadra.
Dove andrà Ayuso?
Se il grande colpo del ciclomercato 2025/2026 è Remco Evenepoel, al secondo posto andrà quasi sicuramente Juan Ayuso.
Difficile pronosticare quali squadre possano provare a metterlo sotto contratto. Tra le più spendaccione c’è la Red Bull Bora, che però si è già assicurata Evenepoel, la Lidl Trek potrebbe essere a caccia di profili per le corse a tappe, così da equilibrare uno squadrone già ben fornito. Tra le possibili mete va citata anche la Movistar, squadra spagnola che può far gola ad Ayuso. Quasi certamente da escludere un suo approdo alla Ineos, il capitale economico degli inglesi si è abbassato negli ultimi anni e una firma così importante va esclusa.
Ultima, ma non per importanza, c’è la Visma di Vingegaard. Difficile che punti sul giovane iberico visto il contratto di Vingegaard, il rinnovo di Jorgenson e la giovane stellina Nordhagen, ma le capacità economiche ci sarebbero viste le uscite di Benoot, Kooij e Valter.


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