Il pilota dell’Aprilia si è veramente spinto, come si dice, con il cuore oltre l’ostacolo, ma non è bastato per raccogliere la vittoria la domenica. Rimane un esempio di determinazione ed estremo coraggio, tuttavia è Marc Marquez ha fare uno sgambetto al pubblico del Dottore e ad issarsi pure qui sul gradino più alto del podio in quel mondiale, come lui stesso ha ammesso, “dei fratelli Marquez“.
La caduta di Marc
Una qualifica combattutissima decreta la pole position di Marco Bezzecchi, il quale distanzia di un solo centesimo Alex Marquez e Fabio Quartararo, con il leader del mondiale relegato solo alla quarta posizione. Come tutti temevano però, lo spagnolo è un cannone nei primi giri, e riesce a mettersi davanti a tutti, finché all’ottavo giro, apre troppo il gas in curva otto e scivola rovinosamente. Qualche grido di gioia si alza dalla curva VR46, con Marc che afferma nel post sprint: “un comportamento del genere si commenta da solo“. Il Bez coglie la palla al balzo e vince in solitaria, omaggiando il trio Aldo, Giovanni e Giacomo con il suo “GarBez“. Dietro a lui solidissimo in seconda piazza Alex Marquez con Fabio Di Giannantonio felice della terza posizione, dopo la lotta con il compagno Morbidelli.
Di domenica si gioca a scacchi
Marc Marquez giura alla Ducati di riprendersi dopo l’incidente e domenica parte con più attenzione, tantoché nella prima parte di gara Bezzecchi sembra scappare via. Tuttavia, proprio nella curva che aveva tradito MM93 il giorno prima, il pilota italiano allunga troppo la staccata e Marquez entra preponetemene, prendendo la leadership della gara. Da lì gli ultimi 10 giri sono tutti di qualifica: i piloti non si sorpassano mai fra loro, né si intimidiscono da vicino, però spingono le loro moto al limite, studiandosi da lontano. Una partita a scacchi giocata tra i 100 e 300 kmh, con il Bez che però deve accettare la sconfitta, causata anche da un’ Aprilia con un posteriore più ballerino rispetto alla Ducati ufficiale. A chiudere il podio del GP di San Marino Alex Marquez.
Il Pagellone!
Marc Marquez: 9, più forte del tifo contro e dei fantasmi delle battaglie con Valentino Rossi: digerisce subito l’errore del sabato e trionfa la domenica, diventando il pilota con più vittorie nella storia con la Ducati.
Bezzecchi: 9, la vera star di questo weekend!
Alex Marquez: 8, di gran lunga, dopo il fratello, il pilota più costante di questo mondiale.
Di Giannantonio: 7, ritrova il podio nella sprint e chiude quinto in gara.
Morbidelli: 7, due volte quarto, il rinnovo è giustificato da buoni risultati.
Quartararo: 6, fortissimo come sempre sul giro secco, paga nella fasi di gara a causa di una moto non alla sua altezza. Nella sprint vola per terra, in gara scivola fino all’ottava posizione, complice appunto un mezzo che perde di prestazione man mano che i km vengono macinati.
Bastianini: 5, fuori dai punti nella sprint, in gara è sfortunatissimo, perché è costretto al ritiro a causa della rottura della catena.
Bagnaia: 4, altro finesettimana nero. 13° nella sprint e addirittura ritirato in seguito ad una caduta in gara. E non si presenta alle interviste.


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