Poga-show è sbarcato anche in Ruanda, più precisamente a Kigali, dove si è preso il bis al Mondiale dopo la vittoria dello scorso anno. L’ennesima impresa di Tadej Pogacar si compie in terra africana, con lo sloveno che anima la corsa a 100 km dal traguardo, rimanendo da solo a 66 km dall’arrivo. Per gli altri a quel punto non c’è più nulla da fare.
Completano il podio Remco Evenepoel e Ben Healy; il belga si sbarazza dell’irlandese e di Skjlemose a 20 km dall’arrivo, ma è tardi per provare a riprendere Pogacar.
La corsa: sul monte Kigali esplode la corsa
267,5 chilometri e 6096 metri di dislivello, in Ruanda è andata in scena una tra le edizioni più dure di sempre dei Mondiali di ciclismo.
Il passaggio più atteso era fissato ai 100 km dall’arrivo, sul monte Kigali (6km all’8%) ed è lì che esplode la corsa. La Slovenia lavora per Pogacar e lui ringrazia modo suo attaccando sulla parte finale della salita. Rispondono solo Juan Ayuso e Isaac Del Toro, mentre Remco Evenepoel accusa il cambio di ritmo.
Del terzetto targato UAE il primo a staccarsi è Ayuso, mentre la resa di Del Toro arriva ai -66 km dall’arrivo, che poco prima aveva provato anche a staccare il compagno-rivale Pogacar.
A quel punto per Tadej è una gestione lunga 66 km, guadagna sui tratti in salita e gestisce nei tratti in pianura. Da dietro Evenepoel non riesce a chiudere il gap, anche per colpa di diversi problemi tecnici (cambio bici) che gli fanno perdere parecchio tempo.
L’ultimo obiettivo di Tadej: diventare il più grande di tutti
Quattro Tour de France, un Giro d’Italia, nove classiche monumento e ora due Mondiali, che fosse già tra i più grandi della storia del ciclismo è fuori discussione, ma ora Pogacar si candida ad essere il numero 1 in assoluto.
“Quest’anno avevo due obiettivi: il Tour de France e il Mondiale, vedremo cosa riusciremo a fare”, queste le sue parole prima della gara. Lo scorso anno vinse con un assolo di 51,7 km a Zurigo, quest’anno con 66 km, Tadej Pogacar ha ancora molto da dare e da chiedere al ciclismo, e il prossimo anno gli obiettivi saranno due: Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix.


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