Una settimana fa, dopo le partite contro Bayern e Zalgiris, scrivevamo “L’Olimpia può perdersi e ritrovarsi in ogni momento contro qualunque avversario”.
Ieri sera al Forum abbiamo assistito all’ennesimo esempio di ciò. Una squadra, che così non può essere chiamata, che va sotto pesantemente per due volte, prima di tornare in partita e gettare al vento la quarta gara della stagione col finale punto a punto. Il tabellino dice Olimpia 100, Valencia 103, e il record diventa di 2-4.
Come se non bastasse a questo si unisce un Forum sempre più vuoto, con meno di 6000 spettatori e una vittoria in casa che in questa stagione non è ancora arrivata.
Non c’è squadra, ma singoli
Note a tutti le percentuali di Valencia e gli infortunati in casa Olimpia, serve comunque qualcosa in più. Milano perde due volte la partita, ed entrambe le volte ci rientra, grazie a Leandro Bolmaro e Armoni Brooks, che regalano anche la palla della vittoria ai biancorossi.
La doppia rimonta, però, non è figlia di una reazione da squadra, bensì delle prodezze dei singoli. Se Bolmaro non segna 30 punti Milano perde di 30 in casa contro Valencia, che sulla carta è meno che un’avversaria diretta nella corsa ai playoff di Eurolega.
Serve dunque trovarsi, capirsi e iniziare a giocare di squadra, perchè ad oggi la mano di Ettore Messina sul roster non si vede, specialmente se prendi 103 punti.
Cercasi un equilibrio
L’inizio a rilento non fa più testo, così come la mancanza di un play in grado di dettare i tempi di gioco, ma preso atto di ciò serve trovare delle contromisure.
L’equilibrio è ciò che tanto è mancato all’Olimpia in queste prime sei partite di Eurolega. Fatta eccezione per il match con la Stella Rossa, Milano ha sempre giocato sulle “montagne russe”, ma così non si va da nessuna parte. Serve trovare, il prima possibile, una propria dimensione, un’identità, che ad oggi pare essere più l’attacco che la difesa. Serve dialogare, comunicare, più in difesa che in attacco, solo così si può fare gruppo e raddrizzare subito questa stagione.
La situazione infortunati:
A peggiorare una serata già nerissima si è aggiunto l’infortunio di Ousmane Diop, fermatosi durante il riscaldamento, come riportato da Messina in conferenza stampa.
Per rivedere in campo Lorenzo Brown ci vorranno invece ancora tre settimane, una in meno per Josh Nebo, mentre il più vicino al rientro sembra essere Zach LeDay.
L’ex Partizan spera di essere nei 12 per l’impegno di domenica contro Venezia, così da mettere minuti nelle gambe in vista del doppio turno contro Barcellona (martedì ore 20.30 al PalauBlaugrana) e Paris (giovedì ore 20.30 al Forum).


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