In una settimana segnata dalle dimissioni di Ettore Messina come head coach, in favore di Peppe Poeta, l’Olimpia vola in Serbia per affrontare il Maccabi Tel Aviv a Belgrado in campo neutro.
L’ultimo impegno prima della sosta nazionali, che vedrà gli azzurri impegnati contro Islanda e Lituania, obbliga l’Olimpia a reagire dopo le tre sconfitte rimediate in una settimana contro Trapani, Hapoel e Trieste.
Il Maccabi di Sorkin e Walker, ma senza Hoard
La prima di Poeta come head coach ufficiale dell’Olimpia Milano sarà oggi alle 18 contro il Maccabi, sconfitto la scorsa settimana dalla Virtus Bologna. Gli israeliani sono una squadra ostica e imprevedibile, capace di giocarsela con chiunque ma anche di perdersi via da un momento all’altro.
Nel roster di coach Kattash spiccano Lonnie Walker, Roman Sorkin e Jaylen Hoard, tutti e tre oltre i 12 punti di media in Eurolega. L’ala piccola non sarà però delle partita, vista la mancata partenza a causa di un attacco influenzale.
Le chiavi del match:
Nell’Olimpia Milano non ci sarà Stefano Tonut, già impegnato con la nazionale a Tortona, oltre a lui Nate Sestina e Lorenzo Brown, anche se quest’ultimo sembra prossimo al rientro.
A decidere il match potrebbe essere il ritmo imposto dalle due squadre, al Maccabi piace correre e l’Olimpia se può farlo non si tira indietro ma la differenza, dunque, rischiano di farla i possessi offensivi a difesa schierata. Chi segna non concede il rimbalzo e la transizione veloce, caratteristica di entrambe le squadre.
Il match contro gli israeliani sarà il primo vero banco di prova della gestione Poeta; il coach ha avuto meno di due giorni per lavorare con la squadra e difficilmente avrà già “imposto” schemi offensivi e modo di giocare, ma oggi è un nuovo inizio per molti giocatori, non solo per Poeta.


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