Dicembre sta per iniziare, e con l’inverno arriva anche il periodo più importante per la Regular Season NBA che non si fermerà né il giorno di Natale né a Capodanno.

Fino all’All Star Game di febbraio continuerà ininterrottamente il cammino delle 30 squadre verso i playoff; perciò, analizziamo ad oggi quelle che ci hanno deluso e sorpreso di più in questo avvio di stagione.

Le bocciate

Dallas Mavericks: 1

Voto 1 per una squadra che doveva essere una contender ma si sta rivelando disastrosa e piena di problemi di cui abbiamo ampiamente parlato nelle scorse settimane. (NBA Inside 2)

Los Angeles Clippers: 2

Per I Clippers il discorso è simile, squadra costruita male e troppo vecchia per stare ai ritmi della NBA di oggi, qualche luce dalle superstar come i 55 punti di James Harden a Charlotte che hanno portato a una delle sole 5 vittorie in stagione. Questo avvio nega ogni speranza di titolo nell’ultimo anno della carriera per Chris Paul.

Washington Wizards/ Brooklyn Nets: 3

Per Washington Wizards e Brooklyn Nets la stagione che ci si aspettava era esattamente questa in modo da tankare in vista del Draft 2026 che promette molti talenti al suo interno.

Per entrambe le squadre allo stesso tempo ci si aspettava un miglioramento da parte di alcuni giocatori per dimostrare di essere parte del progetto futuro, ma eccezion fatta per Alex Sarr da una parte e Cam Thomas dall’altra, i due roster non mostrano ancora il potenziale per fare lo step successivo nei prossimi anni.

Insufficienti

Charlotte Hornets: 4

A Charlotte di potenziale invece ce n’è parecchio ma al momento la franchigia della Carolina del Nord non riesce ancora a dare il meglio di sé, fermata anche dagli infortuni continui dei suoi giocatori più importanti, ovvero Lamelo Ball e Brandon Miller.

A loro si sono aggiunti i rookie Kon Kneuppel e Ryan Kalkbrenner ma, nonostante ciò, Charlotte è sempre in fondo alla classifica di Eastern Conference.

Milwaukee Bucks: 5

Milwaukee sembrava una contender a inizio stagione grazie alle breakout seasons di Ryan Rollins e AJ Green ma col passare delle settimane sono tornate di nuovo alla luce le problematiche per i Bucks, accentuate dall’assenza per infortunio di Giannis Antetokounmpo e dalle difficoltà di Myles Turner con la nuova maglia dopo i dieci anni negli Indiana Pacers.

Questo ha portato i neroverdi a un record di 8 vinte 11 perse, con una striscia negativa di 6 sconfitte di fila.

Buon inizio 

Orlando Magic: 6

Con una voto appena sufficiente ci sono gli Orlando Magic ma la loro stagione è in grande ascesa visto che nelle ultime dieci ne hanno vinte ben 7 e la squadra sta iniziando a giocare come ci si aspettava ad inizio anno.

Con il ritorno di Paolo Banchero ora Orlando deve confermare il suo stato di forma e continuare a scalare la classifica ad Est perché i presupposti per un bel piazzamento a fine anno ci sono tutti.

Minnesota Timberwolves: 6,5

Per Minnesota un 6,5 perché è esattamente dove ci aspettiamo che sia anche se sono inciampati già troppo spesso in questo avvio di stagione. La squadra come ogni anno è completa, il duo Anthony Edwards-Julius Randle funziona, il contorno pure con soprattutto un Jaden McDaniels ispiratissimo. Il dilemma è sempre Rudy Gobert, tanto forte a difesa del ferro quanto inutile in tutte le altre zone del campo.

Per Minnesota replicare le ultime stagioni sarà difficile, ma per farlo serve sicuramente più continuità di risultati.

Ottimi

Phoenix Suns: 7

Chi se lo poteva aspettare che i Phoenix Suns partissero così bene dopo l’addio di Kevin Durant in estate e sostanzialmente l’arrivo di tante scelte future al draft e Jalen Green, fino ad oggi con solo una presenza a causa degli infortuni.

Nella trade con Houston c’era inserito anche Dillon Brooks, il quale sta risultando un’arma sia in attacco che in difesa aiutando così Devin Booker a portare in alto i Suns.

La forza di Phoenix però è soprattutto nella rotazione profonda di tutti i giocatori a roster, molto giovani, atletici e con margini di miglioramento.

Toronto Raptors: 8

In Canada c’è sicuramente la squadra più sorprendente di questo avvio di stagione, i Toronto Raptors guidati da un terzetto da quasi 20 punti di media ciascuno ovvero: Brandon Ingram, RJ Barrett e Scottie Barnes a cui si aggiunge un playmaker affidabile, Immanuel Quickley, e Jacob Poeltl da centro. Dalla panchina escono solo giovani ma in grado di dare sempre il loro apporto.

Infine, come spesso capita, a Toronto è sempre difficile vincere per le avversarie e ciò diventerà fondamentale ai playoff.

I migliori

Detroit Pistons: 9

Si parla della franchigia in cima alla Eastern Conference con bel gioco e grande intesità, a roster ci sono Cade Cunningham e Jalen Duren a formare un duo perfetto per caratteristiche con attorno giocatori validissimi e funzionali al sistema Pistons.

A Detroit erano molti anni che non si viveva così allegramente un inizio di stagione, ora tocca ai giocatori continuare in questa maniera per far sognare i tifosi.

Solo 3 partite perse in tutta la stagione e con la serie di 13 vittorie consecutive, che hanno aiutato ad alzare il morale della squadra, in questa stagione i Detroit Pistons non partono sconfitti contro nessuna delle avversarie.

Oklahoma City Thunder: 10

I Thunder sono per distacco la miglior squadra della NBA, record impressionante di 17 vinte e 1 persa ma non solo.

Miglior difesa con un differenza abissale sulla seconda ovvero gli Houston Rockets, nell’altra metà campo Shai Gilgeous-Alexander fa 32.6 punti in 33 minuti di media e attorno ci sono Chet Holmgren con sempre più opzioni nel suo bagaglio offensivo e poi a sorpresa A’Jay Mitchell con 16 punti di media dalla panchina, il tutto aspettando il ritorno dell’altra stella Jalen Williams.

Di media vincono ogni partita di 17, essendo anche il terzo miglior attacco della lega con 122.1 punti per partita.

A Oklahoma City il clima è disteso, i giocatori si divertono, la guida di Mark Daigneault è molto apprezzata e ora nella testa c’è solo quel record di 73 vinte e 9 perse di Golden State nel 2016 che per molti è stata la miglior squadra di sempre con un record definito imbattibile, prima dell’avvento di questi Thunder.