A San Siro sabato alle 18:00 arriva Cesc Fabregas tanto cercato dalla dirigenza nerazzurra in questa estate per poi virare su Christian Chivu una volta ricevuto il no dalla società lariana.

Il Como, del sopracitato allenatore catalano, ha solo 3 punti in meno dei padroni di casa e non ha nessuna intenzione di interrompere il suo filotto di 12 risultati utili consecutivi contando anche la sfida in Coppa Italia contro il Sassuolo.

Lo stato di forma del Como

Come già accennato, il Como arriva a questa partita sulle ali dell’entusiasmo, cosa che non è mai mancato dall’approdo in Serie A. Dalla sfida contro il Bologna del 30 agosto i comaschi non hanno più perso una partita e hanno dimostrato una continuità degna delle top del nostro campionato.

Oltre ad aver vinto partite di cartello come contro la Juventus o la Lazio, la squadra di Fabregas ha dato anche dimostrazione di solidità mentale e caratteriale in partite più complicate come quella a Napoli dove pur senza segnare è riuscita a tenere la porta inviolata, cosa che non accadeva lo scorso anno.

Con le piccole invece ha fatto intravedere in qualche occasione la sofferenza nell’attaccare gli spazi chiusi e le difese basse, come dimostrano gli 0-0 contro Parma e Cagliari; nonostante ciò, nelle ultime due partite ha battuto Sassuolo e Torino rifilandone 5 ai granata in trasferta.

Come arriva l’Inter

Per l’Inter invece lo stato di forma è più complicato da analizzare, i nerazzurri a livello fisico stanno bene, hanno ritmo e tengono in mano la partita per l’arco di tutti i 90 minuti, ma il tabellino finale ci dice che in 13 giornate l’Inter ha già 4 sconfitte incassate, 5 totali in stagione dopo la caduta al novantesimo contro l’Atletico Madrid.

Guardando ai dati oggettivi i nerazzurri sono il miglior attacco del campionato con 28 gol segnati, primi per grandi occasioni create, a 52 totali, la seconda il Milan con 33. Secondi nel possesso palla dietro solo al Como, primi in precisione passaggi a partita oltre che in palle lunghe e in cross. Con 17.9 sono anche davanti a tutti in tiri per partita, terzi per quelli in porta.

Questi dati di per sé ci raccontano che offensivamente l’Inter non ha rivali, costruisce tanto ma allo stesso tempo spreca tanto, ancor di più nei Big Match.

La sensazione che la squadra di Chivu possa vincere la partita c’è stata in ogni gara giocata da inizio anno, eppure per errori di singoli e collettivi ci sono state delle debacle che non hanno permesso ai milanesi di imporsi anche nel risultato.

Questione di testa

Quello che non permette all’Inter di fare uno step avanti è la testa, tutta la squadra si esalta e si diverte appena va sopra nel risultato mentre si deprime e si innervosisce quando è sotto.

L’Inter ha subito il primo gol della partita solo in quattro occasioni in stagione, contro Juventus, Napoli, Milan e Atletico, il risultato lo sappiamo tutti: 0 punti in 4 partite.

L’unica volta che è andata in vantaggio e poi si è fatta rimontare è stata contro l’Udinese dove non ha avuto la forza di rispondere ai Friulani.

Quando l’Inter va in vantaggio poi non c’è scampo per gli avversari, tendenzialmente le partite le chiude e soffre poco, ma è arrivato il momento di dimostrarlo anche contro le grandi, e Como è un test non banale.

Inter-Como cosa ci dirà

Dopo le premesse fatte, ci aspettiamo un avvio di partita fortissimo, l’Inter conosce il Como, il quale sa gestire la partita, tenere il possesso e vivere i momenti, perciò, vorrà coglierla di sorpresa attaccando dall’inizio.

Viceversa, il Como sa perfettamente che, se segni per primo, nell’Inter potrebbero tornare in testa dei fantasmi che non sono mai del tutto andati via.

Per L’Inter ci aspettiamo di sicuro il tandem Lautaro-Thuram con ampio spazio nel secondo tempo a Bonny e Pio Esposito decisivi in Coppa Italia, a centrocampo potrebbe esserci ancora Zielinski mentre in difesa dubbio tra Bisseck e Acerbi.

Nel Como difesa confermata, di fianco a Perrone a centrocampo è un 50/50 tra Da Cunha e Caqueret, trio spettacolare Addai, Nico Paz e Rodriguez dietro presumibilmente a Douvikas.

Inter-Como è a tutti gli effetti un Big Match. Da sabato sera sapremo meglio se l’Inter è pronta ad affrontare le grandi partite facendo il suo gioco ma portando a casa anche i risultati, mentre se il Como è già sul gradino delle top pronto per arrivare nell’Europa che conta.

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