Sulla scia della popolarità che la F1 sta avendo negli USA, il Circuit ospiterà un undicesimo team, una squadra americana, la Cadillac. Il lussuoso marchio a stelle e strisce rappresenta una collaborazione tra General Motors (GM) e TWG Global / Andretti Global, con l’ex campione mondiale, a capo della Global, molto fiducioso nel progetto. Con il decennale, l’anno prossimo, del debutto della Haas nel Circuit, Cadillac andrà a fare così coppia con questa vettura, senza, però, la volontà di rimanere nell’ombra della connazionale. Tra grandi investimenti e un percorso realizzabile impostato nel lungo periodo, potrebbero esserci i presupposti per vedere fra qualche anno un nuovo team tra i top. E adesso vi mostriamo il perché.

Un aiutino dalla Ferrari

Un investimento iniziale di 450 mln di dollari ha permesso alla squadra americana di ottenere la licenza per competere in F1, ma i soldi del fondo non sono assolutamente terminati. Oltre alla sede ad Indiana, diventerà presto operativa anche un’altra sede nei pressi di Silverstone. GM è al lavoro per fornire una motorizzazione affidabile, tuttavia, per i primi anni la Cadillac verrà motorizzata proprio dalla Ferrari. Una scelta intelligente in chiave affidabilità: la scuderia di Mario Andretti si è data tempo per diventare un team indipendente a partire probabilmente dal 2030. Con il cambio dei regolamenti, potrebbero arrivare delle sorprese, ma l’approccio analitico di Cadillac sembra essere la scelta vincente. Grandi potenzialità abbinate ad aspettative, finora, limitate.

L’esperienza è la chiave

Invece, sulla scelta dei piloti, qualcuno ha avuto da ridire. A luglio è arrivata l’ufficialità di Sergio Perez e Valtteri Bottas, due piloti espertissimi. Sulla scia di quanto detto prima del progetto della vettura e sull’entrata nel campionato, Cadillac ha deciso di scegliere due grandi lavoratori, che possono aiutare anche al simulatore. I feedback di due campioni, seppur ormai al tramonto, saranno fondamentali per lo sviluppo dei set-up. C’è chi avrebbe preferito vedere qualche pilota giovane e talentuoso, ma la scelta è stata lungimirante e ben presa. Nel frattempo, Cadillac si sta tendendo in contatto con l’ex pilota Indycar Colton Herta, classe 2000, che dall’anno prossimo sarà in F2. Oltre ad essere stato davvero formidabile nel campionato americano, Colton ha dalla sua parte la nazionalità americana. Ospitare un pilota statunitense a bordo di una macchina a stelle strisce potrebbe essere un’operazione di marketing davvero importante, oltre al fatto che ritornerebbe un pilota made in USA, dopo l’abbandono di Logan Sargeant nel 2023. La storia è tutta da scrivere.

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