L’Olimpia Milano chiude il suo mini tour de force perdendo contro Dubai 99-92. Il gran primo quarto degli emiratini indirizza la partita, Milano rimonta fino al -1 ma non riesce mai a condurre, perdendo il filo della partita a 5′ dalla fine.
Dubai agguanta l’Olimpia in classifica, il mini tour de force iniziato contro il Pana si conclude con un 2-2 e rimanda tutto all’anno nuovo dove ad attendere Milano ci sarà la Virtus Bologna venerdì 2 gennaio.
IL MIGLIORE:
Josh Nebo 6,5: a differenza del compagno di reparto è un fattore nel match. Nel primo tempo raddrizza la partita con canestri e difese, nella ripresa lascia sul ferro qualche libero in un momento delicato.
IL PEGGIORE:
Devin Booker 4,5: non è l’unico, ma è sicuramente il principale responsabile del parziale iniziale. In difesa non è mai un fattore, Kabengele lo sa e ne approfitta; non basta qualche libero e un paio di canestri in queste serate.
GLI ALTRI:
Quinn Ellis 5,5: soffre tanto in marcatura su McKinley Wright, in attacco è un fattore solo a sprazzi, oggi ha sentito la mancanza di Bolmaro.
Shavon Shields 6: fatica inizialmente come il resto della squadra, chiude con 14 punti e segnando canestri importanti, ma nel finale non è un fattore.
Armoni Brooks 5,5: si vede meno del solito, per tre quarti tira poco poi sembra accendersi ma la conseguente palla persa manda Anderson a schiacciare e chiudere la partita.
Zach LeDay 6: chiude con 12 punti ma 4/10 dal campo, inizialmente è un fattore, poi lentamente si vede meno.
Marko Guduric 6,5: 11 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, dando la scossa dalla panchina ma sbagliando qualche conclusione aperta di troppo e commettendo brutte ingenuità in difesa.
Lorenzo Brown 5: tre triple ma commette una palla persa sanguinosa nel miglior momento di Milano, sul 71-70 che poteva valere il vantaggio.
Pippo Ricci 6: approccia male il match, poi cresce e trova una tripla e un buon recupero.
COACH PEPPE POETA
La sua Olimpia insegue per tutta la partita senza potersela mai giocare alla pari. Legge da subito le difficoltà difensive di Booker e lancia presto Nebo, sapeva quanto McKinley Wright fosse difficile da marcare, e il campo glielo conferma, ma trovare una soluzione a pick and roll e penetrazioni è rimasto un rebus per 40′.
L’impressione è che mancasse poco per potersi giocare la partita alla pari e portarla a casa.




Lascia un commento