Il mondiale di calcio del 2022 è stato controverso sin dagli albori. Infatti, l’allora presidente Sepp Blatter, decisivo per l’assegnazione del mondiale in Qatar, fu coinvolto in una maxi indagine sull’intera FIFA, in cui furono scoperte delle tangenti che privilegiavano lo stato mediorientale. Nonostante tutto, gli organizzatori furono autorizzati a procedere con i preparativi, per il primo mondiale di calcio giocato a dicembre, a causa delle temperature proibitive. Tuttavia, le critiche continuarono a susseguirsi. In primis, furono notate le pessime condizioni di lavoro degli operai durante la costruzioni degli stadi. Versioni ufficiali testimoniano la morte di una quarantina di operai, tuttavia si teme che ci sia stata un’insabbiatura generale da parte del governo riguardo ai numeri ufficiali. Si teme che più di 6.500 lavoratori siano morti, e che tantissimi altri siano stati sfruttati. Tutto questo fu nascosto per cercare di trasmettere invece ideali di modernità e d’inclusività dello stato qatariota, sebbene la realtà fosse altra. Ad esempio, lo stato organizzatore fu pesantemente bersagliato anche per via dei diritti della comunità LGBTQ. Infatti, l’omosessualità è illegale in Qatar, e quindi qualsiasi simbolo, a partire dalle fasce dei capitani e dai gardaglietti, fu represso. Insomma, un evento di sportwashing su larga scala.

