Il 2025 è l’ultimo anno prima dei cambiamenti dei regolamenti e molte scuderie hanno preferito sacrificare le risorse da investire e i progetti automobilistici per arrivare più competitivi nella nuova era della F1. Questo comporta che l’unica squadra che ha realmente impiegato tutta la sua concentrazione su questa stagione, la McLaren, sia nettamente più forte rispetto a tutti quanti gli altri. Con un simile passo gara, il lavoro dei piloti è estremamente facilitato. In questo modo anche corridori non eccelsi si sono ritrovati con l’incredibile possibilità di diventare campioni del mondo.
Qual è il vero valore di Lando Norris e Oscar Piastri?
Senza ombra di dubbio sono due piloti che si meritano non solo semplicemente di essere nel circuit della F1. Norris, ventiseienne, è un pilota estremamente veloce e ha uno stile di guida pulito, frutto delle ore passate a perfezionare la tecnica al simulatore. Ha ormai una grande esperienza, dato che questa è la sua settima stagione a bordo della McLaren; tuttavia, ha dimostrato anche di avere difetti. Quando sente la pressione, l’inglese va in affanno: cade in errori, fa brutte partenze e perfino provoca incidenti. Al contrario, Piastri è freddo come il ghiaccio. L’australiano impersonifica il pilota imperturbabile e costante. Non sarà velocissimo in qualifica o talentuosissimo come Leclerc o Verstappen nei sorpassi, ma sa raccogliere punti in ogni appuntamento del mondiale e inoltre non si intimorisce nei duelli corpo a corpo come Norris. Date le loro caratteristiche e le loro qualità, possono essere considerati giustamente come contendenti al titolo, ma è anche vero che il loro livello non è diverso da quello di tantissimi altri piloti. Non solo a pari condizioni farebbero fatica con campioni del mondo come Verstappen, Hamilton e Alonso, ma è probabile che corridori come Gasly, Albon, Sainz, Leclerc, Russel, e anche altri potrebbero battere i Papaya.
La sfida tra i due Papaya regge il confronto con le sfide mondiali passate?
Il XXI secolo ha visto prima quattro dominazioni ben precise fino ad oggi, prima Schumacher, poi Vettel, Hamilton ed infine Verstappen. Considerando il livello di questi quattro assi del volante, si può dire che per certo erano qualche gradino più in su rispetto a quanto finora hanno mostrato i due piloti McLaren. Prendiamo solamente come esempio il duello fra Hamilton Verstappen, o quello fra Vettel ed Alonso: la spettacolarità in queste sfide è sicuramente superiore allo scontro Norris-Piastri. Se dobbiamo spezzare una lancia a favore a questo particolare duo, possiamo confermare il fatto che sia Norris che Piastri non avrebbero fatto peggio probabilmente di Bottas o di Massa o di Webber, quando quest’ultimi lottavano disperatamente con Hamilton e Vettel. La particolarità dell’assegnazione di questo mondiale di F1 è il fatto che entrambi i contendenti non hanno mai vinto un titolo mondiale, cosa che è rarissima, specialmente negli ultimi tempi. Per trovare una situazione di questo tipo, bisogna tornare al 2009. La dominazione della Brawn GP aveva fatto sì che il mondiale se lo giocassero in quel caso Button e Barrichello e solamente nella parte finale della stagione si erano avvicinati Vettel e Webber con la Red Bull. Tutti questi piloti non avevano un titolo mondiale e in quel momento il livello di Vettel non era quello ovviamente degli ultimi anni in Red Bull o dei primi anni in Ferrari.


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