Un mesto parziale di 5 giochi a 0 era il vantaggio che Carlos Alcaraz, in appena 20′ minuti era riuscito ad accumulare sul numero 1 del mondo. A quel punto, Jannik Sinner ha dovuto alzare bandiera bianca: il ritiro è dovuto ad un colpo di colore, di cui Jannik aveva già percepito i sintomi da ieri sera.
Una finale mancata
Sin dai primi colpi, l’italiano faceva fatica letteralmente a stare in piedi, non riuscendo a sistemarsi per iniziare lo scambio da fondo campo. Durante la pause fra i punti, Sinner era costantemente ripreso con il fiatone e un viso fiacco rispetto a quello feroce e concentrato che siamo abituati a vedere. Il ritiro è maturato in tali condizioni: solo successivamente alla fine dell’incontro Jannik ammetterà di aver giocato solamente per il rispetto che lui nutre nei confronti del pubblico. D’altronde, le condizioni estreme a Cincinnati hanno già mietuto vittime quest’anno. Rinderneck è svenuto durante un’incontro dei primi turni, e anche Zverev, prima della semifinale con Alcaraz, aveva dichiarato di non sentirsi bene.
E adesso lo Us Open
Speriamo per Sinner che lui possa riprendersi velocemente, dato che sabato inizia formalmente l’ultimo slam della stagione 2025. Tra le altre cose, attendiamo a breve un probabile forfait del nativo di Sesto Val Pusteria dal doppio misto, che con il nuovo format andrà in scena già da domani. Non pensiamo che Jannik scenderà in campo a fianco di Siniakova, e probabilmente anche l’entourage dell’azzurro cercherà di sconsigliarlo dal giocare in tali condizioni. E adesso tutto l’ago della bilancia è spostato dalla parte di Carlitos, che, nonostante ciò, non diventerà numero 1 del mondo dopo lo Us Open in qualsiasi casistica.


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