Sono ore calde in casa Inter, dopo la mancata chiusura dell’affare Tomas Palacios-Santos, trattativa che sembrava fatta, l’Inter pare aver messo la parola fine al suo mercato in entrata.

“Ci sono ancora 40 milioni per il mercato…” E’ questa la frase che rieccheggia tra i tifosi dell’Inter in queste ore, ma la realtà ancora una volta è ben diversa, delineata, figlia di un copione già visto: se non si vende, non si compra.

Così la mancata cessione di Palacios al Santos, figlia di un ripensamento del giocatore, chiude (salvo colpi di scena) il mercato in entrata dell’Inter.

Stessa difesa di un anno fa

A impressionare maggiormente è il reparto difensivo dell’Inter, il tallone d’achille della scorsa stagione, che però rimarrà clamorosamente uguale a dodici mesi fa.

Pavard-Bissek, Acerbi-De Vrij, Bastoni-Palacios. Tutti con un anno di più, uno senza motivazioni e più volte accostato alla porta d’uscita e zero acquisti dal mercato estivo.

Ci si aspettava un centrale di livello da affiancare ad Acerbi e De Vrij, ma sfumato Leoni nessun altra trattativa è mai entrata nel vivo. La mancata uscita di Pavard non ha permesso di cercare un nuovo braccetto, e così l’Inter rimanda tutto a gennaio.

Centrocampo folto e questione Taremi

Per una difesa vecchia e contata c’è un centrocampo (forse) troppo folto. E’ uscito Asslani, ma sono arrivati Petar Sucic ed Andy Diouf, e ora l’Inter ne conta ben 7 per 3 ruoli, che cambiando modulo potrebbero diventare addirittura 2.

A questo si aggiunge il problema della quinta punta, Mehdi Taremi fatica a uscire ma in questo momento si allena con l’under 23 e non rientra nei piani di Chivu. Lo scorso anno si cominciò con 5 punte, quest’anno probabilmente saranno 4, ma più giovani e affamate, ed occhio ai profili dell’under 23.