La prima vittoria in carriera di uno straordinario Giulio Pellizzari, il marchigiano sfrutta i tatticismi dei big sull’ultima salita, scatta i -3 chilometri dall’arrivo e vince in solitaria. Il primo successo italiano in questa Vuelta a Espana arriva da un corridore che un giorno forse potrebbe anche vincerla. La prima vittoria in carriera di uno straordinario Pellizzari, il marchigiano sfrutta i tatticismi dei big sull’ultima salita, scatta i -3 chilometri dall’arrivo e vince in solitaria. Il primo successo italiano in questa Vuelta a Espana arriva da un corridore che un giorno forse potrebbe anche vincerla.
La tappa:
La Visma di Vingegaard controlla la tappa per tutto il giorno, non lasciando andare la fuga e, con l’aiuto della Red Bull Bora, la riprende all’imbocco della salita finale.
Jorgenson e Tullet fanno il ritmo per Vingegaard, che però non attacca. Lo fa per primo Hindley, che non riesce a fare la differenza e si porta dietro Vingegaard, Riccitello, Pidcock, Almeida e Pellizzari.
I big si studiano e arrivano compatti ai -3, quando attacca Pellizzari con Hindley che fa da stopper su tutti gli altri. L’azzurro alza le braccia sul traguardo dell’Alto de la Morredero, dietro di lui Pidcock, Hindley e Vingegaard, che guadagna 2′ su Almeida.
Domani la cronometro, Ganna favorito
Dopo l’ennesima giornata di studio tra i big, i distacchi in classifica sono destinati a cambiare dopo la tappa di domani. Cronometro di 27,2 a Vallodolid. Il favorito è Pippo Ganna, col sogno di bissare il successo di Pellizzari già il giorno dopo.
Non mancherà la lotta tra i big, Almeida è più cronoman di Vingegaard e potrebbe recuperare terreno, Pellizzari vuole guadagnare su Riccitello e Gall, mentre Hindley proverà a insidiare il terzo posto di Pidcock.


Lascia un commento