La quinta giornata di Serie A è in archivio: Milan, Napoli e Roma sono in vetta con 12 punti, la Juve insegue, mentre Inter e Atalanta mandano segnali molto positivi alle rivali.
In un weekend segnato dai big match di Juventus-Atalanta e Milan-Napoli non mancano però le polemiche, soprattutto verso gli arbitri, veri bocciati di questa giornata di campionato.
Promossi:
Inter: la squadra di Chivu sta lentamente ritrovando fiducia. Gol, difesa, gioco e, a sprazzi, qualche minuto di sofferenza, Chivu si complimenta con i suoi e indica la via. Se l’Inter dovesse ritrovare le certezze perse dopo la finale di Monaco può tornare a essere tra le favorite per il campionato.
Milan: si conferma la favorita numero 1 per lo scudetto. Solida dietro, anche con l’uomo in meno, cinica davanti col miglior Pulisic visto in rossonero. Allegri ha la possibilità di fare il colpaccio al primo anno: la squadra c’è e la sola competizione alla lunga farà la differenza.
Sassuolo e Pisa: contro l’Udinese poteva essere un match da dentro-fuori dopo i KO di San Siro contro l’Inter e in Coppa Italia contro il Como.
Menzione d’onore anche per il Pisa, che gioca un gran derby sfiorando più volte il gol del vantaggio. Resta l’amaro in bocca per i due rigori piuttosto evidenti, ma la squadra di Gilardino è vivissima pur avendo già affrontato Roma, Atalanta, Napoli e Fiorentina.
Bocciati:
Gli arbitri: non facciamo nomi, ma la direzione gara di diverse partite di questa giornata è stata a dir poco disastrosa. Rossi eccessivi, rigori per “braccio largo” non assegnati e molte partite già indirizzate.
Dopo cinque giornate c’è già l’impressione che non ci sia mai uniformità nei giudizi. Una dinamica valutata come “Rigore” a Verona, viene giudicata diversamente a Torino, piuttosto che a Pisa. Non è questione di giusto o sbagliato, ma di uniformità: se una determinata dinamica di gioco viene punita col rigore allora deve essere così su tutti i campi e in tutte le giornate.


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